UTILIZZO DI UNA RICETRASMITTENTE 
IN UNO SCENARIO DI EMERGENZA


Parte prima: La comunicazione interna

Organizzare e gestire i soccorsi sia che si tratti di catastrofe o di piccole emergenze locali in una sede operativa COC, COM, DI.COMA.C (Direzione di comando e di controllo) ecc..... senza avere la reale comprensione dello scenario nel quale si è verificata l'emergenza, è quasi impossibile.
Per far fronte a ciò, ci si avvale di tutti i volontari e non, i quali in base alla propria specializzazione, in contesto territoriale, possono garantire, grazie alla loro eccellente preparazione professionale, una certa funzionalità in determinate situazioni.
Solo con un training adeguato si possono gestire comunicazioni radio con uno scambio di messaggi efficaci anche in contesti inaspettati.
Un'abbondante dose di fredda razionalità può annientare qualsiasi forte reazione emotiva capace di interferire negativamente nell'utilizzo dei propri schemi cognitivi e abilità. Una risposta reattiva-positiva ad uno stimolo eccezionalmente traumatico consente di cooperare in maniera costruttiva e ordinata con la sala radio. Redatto volutamente in maniera concisa, questo manuale descrive l'operatività che riguarda la comunicazione interna, cioè la modalità di trasmissione e ricezione dei messaggi all'interno del gruppo. (Base operativa - operatori, operatori - base operativa e operatori - operatori).

La radio

Tralasciando le radio con funzioni più complesse utilizzate dai Radioamatori, il soccorritore viene dotato di un palmare, cioè una radio facilmente trasportabile di poco ingombro  con funzioni precedentemente programmate e con un peso che non dovrebbe superare i cinquecento grammi. Le principali in una ricetrasmittente sono cinque: accensione e spegnimento; volume; squelch; sintonia e PTT. A parte il PTT, le prime quattro funzioni possono essere controllate da manopole poste sul lato superiore oppure dalla tastiera alfanumerica. La radio viene accesa prima di lasciare la sala operativa e viene regolato secondo le esigenze personali. 
Lo squelch viene tarato fino a quando il fastidiosissimo rumore di fondo scompare. 
La sintonia serve a sintonizzare il vostro palmare, sulla stessa frequenza o sullo stesso canale, sia con l'apparato radio in sede sia con tutte le altre in dotazione ai volontari appartenenti allo stesso gruppo. Non va mai cambiata, salvo diverse disposizioni dettate dall'operatore in sala radio.
Il pulsante PTT (Push To Talk -premi per parlare) serve per mandare in modo trasmissione la radio, inibendo il modo di ricezione. Questo succede perché, a differenza del telefonino, le comunicazioni sono in modalità simplex cioè monodirezionali. Quando si trasmette non si può ricevere e viceversa.

 

Il codice internazionale

Il regolamento, scritto sul Codice Internazionale dei Segnali nel capitolo che riguarda la Radiotelefonia, impone che tutte le trasmissioni in fonia debbano essere effettuate in chiaro, cioè in modo comprensibile a tutti. Non si possono usare codici, sigle o abbreviazioni particolari che sintetizzano il significato del messaggio, si deve parlare in italiano evitando assolutamente gratuita fraseologia dialettale e sopratutto espressioni volgari. Se per caso si dovessero verificare difficoltà di comprensione per comunicazioni in lingua diversa dall'italiano, sarà compito dell'operatore radio osservare i principi del Regolamento delle Radiocomunicazioni dell' ITU (International Telecommunication Union). Nel caso di abbreviazioni o di uso del Codice Q, ogni lettera va scandita usando l'Alfabeto Fonetico NATO.

 

Terminologia

In una procedura di trasmissione interna, non si pretende la severità militare, ma certamente si richiede un minimo autodisciplina e buon senso. Un radioamatore anche in fonia utilizzerà il Codice Q per esprimere più semplicemente concetti ed argomenti; i virtuosi dei messaggi corti (SMS) scambiati tramite telefonino, con poche lettere riescono a sintetizzare intere frasi; i servizi segreti militari usavano i codici crittografaci cifrati per impedire che il nemico capisse cosa si stava trasmettendo.

In tutti questi casi il corrispondente ha la piena comprensibilità del messaggio ricevuto e noi, per un uso corretto della terminologia di radiocomunicazione, ci esprimeremo con il relativo linguaggio in tutta la sua semplicità. Anche se non tutti conoscono o useranno l'alfabeto fonetico NATO (ICAO), per facilitare al corrispondente la comprensione di parole o semplici gruppi di lettere, può essere necessaria una sillabazione; si presta benissimo quella ottenuta assegnando ad ogni lettera dell'alfabeto le iniziali dei nomi delle città italiane. Abituiamoci a pronunciare la parola NEGATIVO per dire no; a pronunciare la parola AFFERMATIVO per dire si; se il messaggio dovesse essere una domanda per il corrispondente, terminate la frase usando la parola: INTERROGATIVO e per far capire al corrispondente la fine del messaggio e che si passerà all'ascolto si pronuncerà la parola: CAMBIO oppure PASSO se si vuole usare un termine militare; IN ASCOLTO per far capire al corrispondente che si è pronti a ricevere il messaggio; COMUNICARE per invitare il corrispondente a trasmettere il messaggio; RICEVUTO per confermare la corretta ricezione del messaggio; RIMANGO IN ASCOLTO per comunicare al corrispondente che non avete messaggi da trasmettere ma siete pronti a riceverli in qualunque momento; CHIUDO preceduto dalle parole passo oppure cambio, si usa per comunicare al corrispondente e a tutti quelli che stanno ascoltando che da quell'istante interromperete, in via definitiva, il collegamento cioè spegnete la radio. (Ricordiamo che la radio va spenta al rientro in sede, ma se questo per un qualsiasi motivo dovesse avvenire, aspettate la conferma del corrispondente che abbia ricevuto e capito le vostre intenzione e attendete almeno un minuto prima di spegnere definitivamente il palmare. Qualcuno in ascolto potrebbe aver bisogno di voi!). 

IMPORTANTE: i numeri vanno trasmessi cifra per cifra, separatamente.

 

 

La trasmissione

Trasmettere in fonia è semplicissimo. E' sufficiente portare la radio ad una distanza di circa 15 cm dalla bocca, premete PTT e due secondi dopo iniziare a trasmettere il messaggio parlando al microfono posto sul fronte della ricetrasmittente mantenendo il tono e l'intensità della voce costante.

A fine messaggio rilasciare il PTT per porre la radio in modo ricezione. Durante la trasmissione, le parole devono essere pronunciate chiaramente e distintamente e, se la trasmissione prevede lunghi messaggi, sospendere periodicamente l'emissione per circa dieci secondi in modo da consentire l'inserimento di eventuali altre chiamate con necessità di urgenza o precedenza. La velocità di trasmissione in fonia non deve superare le cento parole al minuto, ma se il contenuto del messaggio dovesse essere trascritto dal corrispondente, la velocità va ridotta a non più di quaranta parole al minuto.

Evitare di chiamare il corrispondente col nome proprio ma usare il suo nominativo.

 

 

La comunicazione

Per poter effettuare un corretto scambio di messaggi radio, bisogna attenersi alla seguente procedura. Accertarsi che sulla stessa frequenza non ci sia nessuno che stia parlando, questo per evitare una sovra-modulazione, ciò renderebbe incomprensibile la ricezione del messaggio al corrispondente. Evitare possibili interferenze ad altre comunicazioni eventualmente in corso.

Chiamare il corrispondente col suo nominativo, facendo seguire il proprio e avuta la conferma della disponibilità alla ricezione, iniziare a trasmettere il messaggio; terminare il collegamento solo dopo essersi assicurati della corretta ricezione della nostra trasmissione.

 

Esempio pratico

Nel caso fossimo stati dotati di una trasmittente contrassegnata col numero uno (questo potrebbe diventare il nostro nominativo), la comunicazione si svolgerà pressappoco in questo modo:

Chiamata dalla portatile uno:

Sala operativa COM.... dalla portatile uno in.... CAMBIO oppure PASSO

 

Risposta dalla sala operativa:

Avanti portatile uno COMUNICARE; COM ... in ASCOLTO

 

Portatile uno:

(A questo punto descrive l'argomento che è stato oggetto della chiamata evitando retoricità ed ampollosità)

Riprende la portatile uno in... mi trovo in via... all'altezza del numero civico... per cause ancora sconosciute alle ore 20:35 circa sono crollate due palazzine. Sul posto sono appena arrivati, due mezzi dei Vigili del Fuoco e due ambulanze. Si sospetta possano esserci persone sotto le macerie. Occorre immediatamente l'intervento dell'unità cinofila, ripeto, occorre immediatamente l'intervento dell'unità cinofila. CAMBIO

 

Sala operativa:

OK portatile uno dal COM..., abbiamo ricevuto la tua richiesta d'intervento e stiamo provvedendo ad allertare l'unità cinofila. Ti occorre anche il gruppo elettrogeno con e fotoelettriche INTERROGATIVO CAMBIO.

 

Portatile uno:

Riprende la portatile uno. AFFERMATIVO. Mandatemi il gruppo elettrogeno e fate intervenire altri volontari perché ci sarà sicuramente da scavare. CAMBIO

 

Sala operativa:

Portatile uno dal COM..., abbiamo trascritto il tutto e stiamo provvedendo ad inviarti quando richiesto, tra circa venti minuti dovrebbe arrivarti il gruppo elettrogeno e quattro volontari con attrezzatura idonea. L'unità cinofila è già in viaggio. CAMBIO

 

Portatile uno:

Ok COM...., ricevuto. Richiamerò appena gli aiuti saranno arrivati. La portatile uno RIMANE IN ASCOLTO

 

Sala operativa:

Ok portatile uno dal COM... RICEVUTO

 

Come abbiamo visto, al volontario provvisto di trasmittente, è stato assegnato un compito: verificare e descrivere la reale situazione dello scenario nel quale è stato coinvolto, al fine di ottenere l'intervento di personale specializzato e mezzi di soccorso con attrezzatura idonea, per quel tipo di sinistro, nel più breve tempo possibile. L'aspetto tecnico sopra descritto, è il modo semplice ed efficace per inoltrare all'operatore in sala radio una richiesta d'intervento via etere, l'operatività è identica che si tratti di un piccolo scenario di emergenza locale, sia che si tratti di qualcosa di molto più ampio.

 

L'operatività

L'essere pronti ad affrontare qualsiasi tipo d'emergenza è sicuramente uno stato mentale, ma è molto importante non trascurare anche la forma fisica. Gli aiuti a persone, orrendamente mutilate o morte, sono solo alcune delle visioni che contribuiscono a creare livelli di sofferenza emotiva ai soccorritori. Un impatto fortemente stressante può annientare i meccanismi solitamente utilizzati e, per cercare di ridurre il disagio psicologico e fisico, si devono mettere in atto tutti i protocolli d'intervento conosciuti. Si è nel pieno di una situazione straordinaria difficile: si è in... EMERGENZA.

Al verificarsi di una situazione di emergenza nell'ambito del territorio comunale, il Sindaco assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alle popolazioni, avvalendosi anche delle organizzazioni di volontariato operanti a livello comunale. Scattata l'emergenza, i soccorritori si recheranno nel più breve tempo possibile presso li Enti prefissati dove, prima di essere inviati sugli scenari interessati, verranno dotati di mezzi, di attrezzature idonee, di dispositivi di protezione individuali e ... naturalmente di una ricetrasmittente.

Prima di lasciare la sede è obbligo effettuare una prova di sintonia che consiste nell'accendere la propria radio, premere il pulsante PTT e sentire se tutte le altre, compresa quella base, sintonizzate sulla stessa frequenza, ricevono l'impulso. Da questo istante la radio non deve mai essere spenta, questo per evitare assolutamente di rimanere isolati. Può essere spenta, al fine di risparmiare le batterie, solo se con il compagno, anche li naturalmente dotato di una trasmittente, siete a poca distanza ed in contatto visivo. Raggiungere lo scenario assegnato almeno in due unità e mai da soli. Per essere completamente autonomi e non sapendo per quanto tempo si sarà impegnati nei soccorsi, si consiglia di portarsi uno zaino contenente:

   -   del vestiario di ricambio adeguato ala stagione e alla situazione;

   -   una bussola o meglio un GPS;

   -   un binocolo;

   -   mascherine antipolvere;

   -   guanti;

   -   una lampada resistente all'acqua;

   -   penna e pennarello indelebile;

   -   taccuino;

   -   un pacco batterie di ricambio per la radio;

   -   cibo, acqua e succhi di frutta per almeno due giorni.

 

Le operazioni di soccorso in ambienti di lavoro estremamente pericolosi, bisogna prendersi cura anche di se stessi, della propria salute fisica ed emotiva dosando energie e concedendosi frequenti pause di riposo, possibilmente lontano dall'area di lavoro. Mangiare e bere nella zona più pulita. 

Gli operatori esausti, stressati o anche momentaneamente distratti, possono mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri. Con il compagno mantenere un contatto visivo in modo da tenersi d'occhio l'uno con l'altro: si potrebbe essere coinvolti in un determinato intervento senza rendersi conto di un pericolo nell'immediata vicinanza. Al fine di evitare responsabilità che non competono agli operatori giunti sul luogo del sinistro, si consiglia di non prendere iniziative personali ed informare immediatamente la sede operativa per un'eventuale collaborazione con altre squadre. ( Vigili del Fuoco, personale sanitario, Forestale, carabinieri, ecc...).

Assolutamente nessuna intervista agli organi di stampa dovrà essere rilasciata, eventuali giornalisti siano invitati a rivolgersi al personale incaricato. Le informazioni, di cui gli operatori dovessero venire a conoscenza, non dovranno essere divulgate, sopratutto alla popolazione, onde evitare qualsiasi forma di panico. Comunicare con i propri cari quanto più spesso possibile.

Raggiunta la zona del sinistro, informare immediatamente l'operatore radio in sede di essere sul posto assegnatovi e, per potergli descrivere la reale situazione sullo scenario come si presenta, bisogna cercare di raccogliere quante più informazioni possibili secondo il seguente schema:

DOVE? Comune, frazione, via e numero civico, strada statale, provinciale o comunale se ci sono ponticelli, fossi, chiesette, strettoie, punti di riferimento visibile a distanza, ecc...

QUANDO? A che ora è successo il sinistro.

COSA? Cosa è successo e cosa bisogna fare. Capire il tipo di sinistro, terremoto, alluvione, crollo, frana, incidente. Se ci sono feriti, dispersi, morti. Controllare se ci sono pericoli collaterali: materiale tossico, radioattivo, odori di benzine, spandimento di liquidi infiammabili, cavi elettrici scoperti, ecc...

COME? Come si può aiutare. Cercare di pianificare il percorso più semplice per gli eventuali aiuti tenendo presente le dimensioni dei mezzi dei soccorsi, richiedere un'attrezzatura specifica per quel tipo d'intervento o far sgomberare uno spazio pianeggiante per l'atterraggio di un elicottero, ecc...

CHI? Chi potrebbe essere in grado di aiutare. Gruppo cinofilo, sommozzatori, Alpini, speleologi, elettricisti o semplicemente altri volontari, ecc...

 

Inquadrata la situazione, secondo lo schema descritto sopra, si può iniziare a trasmettere alla sala radio il primo messaggio si soccorso, ricordiamo di essere esaurienti, concisi e precisi: le informazioni inutili occupano la frequenza e creano confusione a chi le riceve.

Si consiglia di trasmettere in spazi aperti, più in alto possibile con l'antenna in posizione verticale, in modo da coprire radiantisticamente un ampio territorio e, se la distanza con la sede lo permette, ridurre la potenza di emissione il più possibile, per aumentare l'autonomia delle batterie. E' possibile che lo scenario interessato sia in una zona d'ombra, cioè in una zona dove le onde radio si propagano con fatica e la comunicazioni diventi incomprensibile o addirittura nulla, come la vicinanza di una linea elettrica dell'alta tensione, in mezzo a palazzi molto alti, all'interno di un grosso edificio, nei garage di un parcheggio auto sotterraneo, vicino a manufatti in metallo oppure che la distanza tra la portatile e la base sia tale da impedire il contatto radio o peggio, trasmettere con l'ausilio di un microfono esterno con la radio portatile agganciata alla cintura. Attenzione: il rendimento, in questo caso, calerebbe notevolmente. Tutti questi fattori, purtroppo, contribuiscono a creare forti disagi nelle comunicazioni, oltre ad una ricetrasmittente del messaggio qualitativamente scarsa, possono addirittura impedire il collegamento in diretta con la base operativa. Questo problema può essere semplicemente essere risolto chiedendo al compagno o a qualsiasi altro operatore in possesso di una radio in grado di ascoltarvi, di fungere da ponte radio.

Fungere da ponte, significa fare da tramite tra il volontario operante nella zona d'ombra e la base. Cioè  raccogliere le informazioni trasmesse dal compagno, magari impegnato nei soccorsi al terzo piano seminterrato di uno stabile e ritrasmettere alla base operativa o viceversa. O fare da tramite agli operatori che, a causa della notevole distanza tra lo scenario d'intervento e la base, non riescono a comunicare in diretta con l'operatore radio in sede.

E' possibile che un qualsiasi operatore con la radio sintonizzata sulla vostra stessa frequenza, lanci via etere un'urgente richiesta d'aiuto. Se sentite la parola EMERGENZA, fermatevi e trascrivete tutto ciò che riuscite a captare. Non lasciate la frequenza e rimanete sintonizzati fino al momento in cui sarete assolutamente sicuri di non poter essere d'aiuto e soprattutto fino a quando non sarete certi che sul luogo siano arrivati i soccorsi. Se doveste riconoscere di poter prestare soccorso, avvertite immediatamente la sala operativa che insieme al compagno siete in procinto di lasciare la vostra posizione per far fronte alla richiesta d'aiuto.

Concentratevi sull'attrezzatura da portare, che potrebbe servire e sulla strada più rapida da percorrere. Sarà cura dell'operatore in sala radio avvisare la stazione in emergenza del vostro arrivo, coinvolgere, se necessario, altri soccorritori ed informare le eventuali altre stazioni in ascolto che la macchina dei soccorsi è stata attivata. In sostanza ogni volontario, provvisto di una ricetrasmittente, deve interagire mantenendo una certa flessibilità per ogni esigenza che potrebbe manifestarsi durante le emergenze o in qualsiasi altra situazione, in modo tale che la maglia dei collegamenti sia sempre attiva ed efficiente e gli organi competenti siano in grado di recepire, in tempo reale, la situazione nella zona coinvolta.

La necessità di allestire e disporre di canali alternativi di comunicazione nel più breve tempo possibile, diventa impellente ed irrinunciabile sopratutto quando in caso di eventi calamitosi di una certa entità, i sistemi più evoluti di comunicazione (Telefonia mobile, Internet, fax, ecc...) vengono a mancare ostacolando gravemente la fase più delicata dell'intervento di soccorso, cioè l'accertamento del tipo di sinistro e la sua gravità. La trasmissione in fonia, in questo caso, mantiene un'importanza rilevante nelle comunicazioni durante un'emergenza, in quanto si tratta di una tecnica ormai assodata con apparecchiature molto affidabili e di facile reperibilità.

Nel campo delle radiocomunicazioni, la ricerca scientifica è interamente proiettata verso le tecniche digitali ( vedi sistema TETRA, D-STAR) cioè quel sistema che sulla stessa frequenza, è in grado di far transitare più canali, scambiare file e dati, trasmettere fax, testi, ed immagini, inviare in modo continuativo le proprie coordinate geografiche, tramite triangolazione satellitare, ecc...

Nonostante questo interessante sviluppo, l'esperienza ha dimostrato che i sistemi di comunicazione tradizionali, godono di una certa autosufficienza e risultano più immediati e funzionali.

Ogni comunicazione radio trasmessa in fonia, a differenza del telefono, viene captata da più operatori contemporaneamente, in questo modo le squadre di soccorso, conoscendo in tempo reale l'effettiva situazione di ogni scenario sul territorio coinvolto nel sinistro, possono essere facilitate a  svolgere al meglio e più rapidamente il loro compito. Le classiche ricetrasmittenti continueranno sicuramente ad esser ancora molto utilizzate. 

 

Il testo è tratto dall'articolo di Emanuele Brugaletta (IK2JHE) e Vincenza Tuttolomondo (IK2JKH) presente sul mensile RadioRivista.

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